Ho pensato a lungo se inserire o meno questa categoria. Gli haters oggi proliferano, e già immaginavo i commenti: “Sodano chi?” “Lo sa che gli articoli li scrivono i giornalisti?” “Ma poi… davvero crede che si possa scrivere un articolo senza avere una preparazione ad hoc?” In effetti ho provato ad inviarne qualcuno ai giornali, ma alcuna risposta è mai pervenuta. Rileggendoli dopo tempo, mi piacciono ancora. Li trovo veloci e maneggevoli, da leggere in una pausa dalle mille attività quotidiane, che spesso non lasciano il tempo neanche a una sigaretta. Ho deciso allora di metterli qua. D’altronde, questo spazio è mio, interamente. Mi piace pensare che nessuna delle persone che ne varcherà l’intimità avrà voglia di odiare, criticare, trafiggere. Il disprezzo è un concetto talmente abusato che siamo in molti a trovarlo decisamente noioso e demodè. E poi gli haters possono sempre cambiare pagina, o meglio sito: il bello di internet è che si offre a noi immacolato, come la vita del resto, e siamo solo noi che possiamo e dobbiamo decidere cosa farne.